Alcune notizie possono avere una data futura rispetto a quella odierna. Si tratta di una soluzione per mantenere visibili nell'home page del sito le notizie più importanti fino alla loro scadenza.

22/10/2022

APPUNTAMENTO NECESSARIO SOLO PER L'UFFICIO CASSA. NON E' RICHIESTO PER ALTRE PRATICHE E PER INFORMAZIONI

20/10/2022

Contributo affitto 2022 a Bologna: fino al 21 ottobre 2022.

Anche quest’anno il Comune di Bologna ha previsto delle agevolazioni per il pagamento dell’affitto delle famiglie maggiormente in difficoltà. Il bonus, che copre tre mensilità, ha un tetto massimo di 1.500 euro, e potrà essere richiesto dal 15 settembre al 21 ottobre.
Le regole per presentare la domanda sono molto dettagliate e raccomandiamo di fare sempre riferimento alla documentazione ufficiale sul sito del Comune di Bologna.
Qui riassumiamo le principali norme per gli assegnatari di cooperative a proprietà indivisa che sono fra i beneficiari del bando.

Per partecipare è necessario:

• Avere cittadinanza italiana o in uno dei paesi UE; i cittadini extra UE devono avere di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
• Residenza anagrafica nel Comune di Bologna è nell’alloggio oggetto del contratto di locazione o dell’assegnazione in godimento.
• Titolarità di un contratto d’assegnazione in godimento di un alloggio di proprietà di Cooperativa a proprietà indivisa, sito nel comune di Bologna. Tale condizione deve essere certificata dal rappresentante legale della Cooperativa assegnante riportando anche l’importo della “corrisposta di godimento” per l’anno 2022 ed il relativo regime fiscale.
• Valore ISEE ordinario oppure corrente contenuto nell’attestazione emessa dall’Inps nell’anno 2022, relativo al nucleo familiare richiedente, inferiore o uguale a 17.154,00 Euro; oppure valore ISEE ordinario oppure corrente contenuto nell’attestazione emessa dall’INPS nell’anno 2022 non superiore a 35.000,00 Euro e calo del reddito Irpef superiore al 25%.

Documenti da presentare:

• ISEE
• Nel caso di alloggi di proprietà di Cooperativa indivisa, certificazione riportante l’importo della “corrisposta di godimento” per l’anno 2022 ed il relativo regime fiscale (da richiede agli uffici della Cooperativa).
• Documentazione da cui risulti il codice IBAN del conto corrente su cui si desidera venga versato il contributo.
• Solo per i cittadini non comunitari; fotocopia del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o permesso di soggiorno annuale in corso di validità.

 

Come presentare la domanda a partire dal 15 settembre e fino al 21 ottobre:

• Online accedendo, tramite credenziali SPID, al seguente indirizzo: https://moduli.retecivica.lepida.it/ComuneBologna_contributoaffitto2022
• Per i soli cittadini con età uguale o superiore a 65 anni, senza credenziali SPID, presso lo sportello appositamente dedicato in Piazza Liber Paradisus n. 10, previo appuntamento.
• Senza credenziali SPID, presso uno degli sportelli delle Organizzazioni che stanno sottoscrivendo apposita convenzione con il Comune di Bologna: elenco disponbile qui.

Il manuale per compilare correttamente la domanda on line è disponibile qui.

Ulteriore documentazione sul bando è disponibile ai seguenti indirizzi:

https://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative/sost/contributi-per-l2019affitto-2022

https://www.comune.bologna.it/bandi/bando-contributo-affitto-2022

http://atti9.comune.bologna.it/atti/determine.nsf/0/2D1632227DC5B6CBC12588AD0042462F

https://www.bolognametropolitana.it/Home_Page/Notizie_dai_Comuni/001/Bologna_al_via_le_domande_per_il_Contributo_Affitto

13/09/2022

Assistenza compilazione bando bonus affitto 2022

Il Comune di Bologna ha stretto un accordo con varie organizzazioni che presteranno aiuto alla compilazione del bando per il bonus affitto 2022. L'elenco è disponibile qui.

Qui trovi l'elenco delle organizzazioni dell'intera Regione Emilia-Romagna.

12/09/2022

Ricordiamo Anna Farnè

La socia Anna Farnè, di anni 98, è mancata lo scorso 3 settembre, dopo una vita trascora nella sicurezza delle case della Risanamento, in particolare nell'insediamento di via Cairoli.

Anna andava fiera di quest'appartenenza, sempre rispettosa delle regole di civile convivenza indicate dalla Cooperativa. La ricorderemo tutti con sincero affetto. Alla famiglia le più sentite condoglianze della Risanamento.

16/08/2022

Un ecografo per l'Istituto Ramazzini

L’Istituto Ramazzini, impegnato da oltre 50 anni nella lotta contro il cancro, vuole dotare di un ecografo portatile il camper della prevenzione che effettuerà visite di prevenzione oncologica nel territorio della Città Metropolitana di Bologna e per farlo ha bisogno di te.

L’obiettivo è quello di estendere l’attività quotidiana di visite ed esami di prevenzione oncologica che già si svolgono nei poliambulatori del Ramazzini, anche su una struttura mobile in grado raggiungere il maggior numero di cittadini. Con il camper e con l’ecografo mobile portiamo la prevenzione vicino a te, coerentemente con la nostra mission e i valori del fondatore dell’Istituto Ramazzini, il professor Cesare Maltoni.

Sul camper verrete visitati dalla nostra Direttrice Sanitaria Angela Guaragna e dai nostri medici specialisti. Prenotarsi è facile: basterà chiamare o scrivere ai nostri Poliambulatori di Bologna e Ozzano. Non appena arriverà l'ecografo, stabiliremo le tappe e ne daremo comunicazione su tutti i nostri canali!

Sostieni questo progetto, aiuterai i nostri professionisti ad aumentare il numero di diagnosi e contribuirai a salvare vite!

Visita questo link e dona qualsiasi somma a partire da 5 euro per contribuire ad un importante progetto di prevenzione.

13/07/2022

International Social Housing Festival: intervista a Maria Grazia Ughi

La Risanamento ha partecipato all'International Social Housing Festival 2022, tenutosi a Helsinki dal 14 al 17 giugno, suscitando grande interesse fra i partecipanti provenienti da tutto il mondo, per il modello abitativo a proprietà indivisa che da quasi 140 anni assicura ai soci abitazioni a canoni competitivi e con contratti a tempo indeterminato. La vicepresidente Maria Grazia Ughi, ci parla dell'esperienza internazionale della nostra Cooperativa.

 

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13/07/2022

A Roma per "Forme in movimento"

Dopo il palcoscenico europeo di Helsinki, la Risanamento è andata a Roma, per partecipare al convegno Forme in movimento, organizzato da Legacoop Abitanti nella splendida cornice di Palazzo Taverna, alla presenza, tra gli altri, di Elly Schlein (vicepresidente Regione Emilia-Romagna), Rossana Zaccaria (presidente Legacoop Abitanti) e Mauro Lusetti (presidente Legacoop). L’evento è stato dedicato a un confronto intorno alle sinergie tra l’acquisizione di una nuova forma normativa che riguarda le cooperative di abitanti, la metamorfosi delle forme dell’abitare, e le forme prospettiche delle politiche tra casa e welfare. Tutto ciò guardando con attenzione a ciò che avviene all’estero, in particolare in Europa.

Durante il convegno, oltre alle presentazioni di vari progetti attuati da alcune cooperative italiane ed europee in campo di social housing e di comunità abitative si è dibattuto sul futuro ruolo delle coop di abitanti alla luce del progressivo aumento della disuguaglianza sociale. I mutamenti nella composizione demografica della popolazione, l’integrazione di nuovi cittadini, il mutamento del potere d’acquisto delle famiglie e altri fattori, impongono una riflessione sociale su nuovi paradigmi abitativi che possano accogliere adeguatamente le mutate necessità di alloggio. Alla riflessione sociale si abbina un approfondimento tecnico che concerne le nuove costruzioni e ristrutturazioni, dove va privilegiato il risparmio energetico e l’utilizzo di energie rinnovabili, non solo perché imposti dalle normative, ma anche perché gli edifici meno energivori sono una necessità soprattutto per le famiglie con minori disponibilità economiche.

La successiva tavola rotonda ha evidenziato, come anche già sottolineato in apertura del convegno da Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), la grande soddisfazione in ambito cooperativo, per l’approvazione definitiva da parte del Senato del DDL di conversione del DL 17/2022, all’articolo 28-bis (dopo anni che ne veniva chiesta l’approvazione) con cui viene di fatto superato il limite posto dal Testo Unico del 1938 che limitava le attività delle cooperative edilizie di abitazione alla sola realizzazione e assegnazione di alloggi. Secondo la norma riformata, “…. si considerano società cooperative edilizie di abitazione le società cooperative costituite ai sensi degli art. 2511 e seguenti del codice civile che hanno come scopo mutualistico e come oggetto sociale principale la realizzazione e l’assegnazione ai soci di alloggi in proprietà, in godimento ovvero in locazione, nonché, in via accessoria e strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, svolti secondo principi della mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, a favore dei soci, dei loro familiari nonché di soggetti terzi, connessi direttamente all’oggetto sociale principale e, comunque, sempre riconducibili all’attività caratteristica delle cooperative di abitanti.”

Il nuovo testo attribuisce alle Cooperative di abitazione la possibilità di sviluppare nuovi servizi per i soci, ampliando e consolidando i confini del rapporto mutualistico, che è il fondamento di ogni cooperazione.

Luca Lorenzini

08/07/2022

Risparmiare acqua: i consigli di ENEA

La siccità che ha colpito il nostro Paese è evidente a tutti e impone ad ognuno di noi l'adozione di regole per risparmiare tale risorsa indispensabile. ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha prodotto un interessante opuscolo, Il risparmio idrico negli edifici civili, che può essere letto in versione integrale cliccando qui. La pubblicazione, accanto a pagine rivolte ai tecnici, contiene anche una serie di consigli pratici che riportiamo.
Il primo passo, per tutti, è la consapevolezza dei consumi nelle azioni quotidiane, che secondo ENEA sono:

  • Per fare un bagno in vasca si consumano mediamente fra i I00 e i 160 litri di acqua.
  • Per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano dai 20 ai 40 litri.
  • Ogni volta che usiamo lo sciacquone: circa 9-16 litri
  • Ogni volta che ci laviamo le mani: 5 litri
  • Per lavarsi i denti lasciando scorrere l'acqua: 20 litri.
  • Per lavarsi i denti senza lasciar scorrere l'acqua:1,5 litri
  • Per bere e cucinare:circa 6 litri al giorno a persona.
  • Per lavare ipiatti a mano: 40 litri.
  • Per un carico di lavastoviglie (classeA) senza prelavaggio: 10-15 litri (classeA++ litri).
  • Per un carico di lavatrice (classe A): 45 litri.


Per risparmiare acqua alcune volte basterebbe un po' di attenzione e buona volontà.
Ecco alcuni suggerimenti di ENEA:

  1. Mantenere efficiente l’impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte: si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno.
  2. Chiudere bene il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente. Ad esempio mentre ci stiamo lavando le mani: in un minuto evitiamo lo spreco di almeno 6 litri d’acqua; se mentre ci laviamo i denti lasciamo scorrere l’acqua sprechiamo fino a 30 litri (consumiamo solo 1,5 litri se non la lasciamo scorrere); ancora, chiudere il rubinetto durante la rasatura consente un risparmio fino a 20 litri.
  3. Raccogliere l’acqua fredda non utilizzata quando si attende di ricevere quella calda; effettuare prima le operazioni che richiedono acqua fredda (ad esempio per lavarsi i denti) e poi quelle che richiedono acqua calda (ad esempio per farsi la barba).
  4. Stesso consiglio in cucina, per le operazioni di preparazione degli alimenti o il lavaggio della verdura usare le bacinelle anziché l'acqua corrente. Si calcola che per bere e cucinare vengano consumati circa 6 litri di acqua al giorno pro capite e per lavare i piatti a mano almeno 40 litri. Tuttavia lo spreco può arrivare anche a 12 litri al minuto se non si chiude il rubinetto.
  5. Riutilizzare l'acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare (quando non è salata).
  6. Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. Preferire inoltre programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C). Inoltre, con l’installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l’acqua necessaria agli elettrodomestici.
  7. Preferire, quando possibile, rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell'acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza (ad esempio, utilizzando la chiavetta raschiatrice).
  8. Installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri al giorno, considerando che ad ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri di acqua.
  9. Scegliere la doccia invece che la vasca da bagno, in questo modo si risparmiano fino a 1.200 litri all'anno. Si stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri, ancora meno se si chiude il rubinetto quando ci si insapona.
  10. Chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo (ad esempio, quando si parte per le vacanze).
  11. Installare sistemi di raccolta per l’acqua piovana per usi non potabili (lavaggio toilette, lavaggio auto) e per innaffiare (l’acqua piovana è meno dura e più gradita alle piante), evitando di farlo nelle ore calde per ridurre l’evaporazione. In Italia cadono mediamente circa 800 mm di pioggia l’anno. Questo significa che su una superficie di circa 80 m2 si può raccogliere l’acqua necessaria per una persona per un anno.
  12. Utilizzare per l’irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza.
  13. Evitare di lavare la propria auto usando acqua potabile, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri.
  14. Coprire la superficie delle piscine con teli per evitare l’evaporazione.
  15. Recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o dell’asciugatrice, per usi domestici, come ad esempio per il ferro da stiro.
  16. Diversificare l’uso dell’acqua a seconda della sua qualità (potabile, piovana, grigia, nera.
  17. Utilizzare, ove possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque grigie, cioè delle acque generate dalle operazioni di igiene personale. Un impianto dedicato al riciclo delle acque da docce, lavabi e vasche e, in alcuni casi, dalle condense dei condizionatori o dalle caldaie, ne garantisce il trattamento per il successivo impiego per usi “secondari” come lo sciacquone del water, l’irrigazione delle aree verdi, le operazioni di lavaggio.
  18. In giardino, attorno alle piante, effettuare un’adeguata pacciamatura in modo da mantenere il più possibile l’acqua nel terreno; inoltre preferire piante che necessitano di minori quantità di acqua e fare attenzione a non irrigare zone impermeabili.
  19. Installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili. Si tratta di soluzioni che permettono di assorbire fino al 50% di acqua piovana e di rallentare il deflusso della pioggia nel sistema idrico della città, riducendo la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni. I tetti verdi favoriscono inoltre l’isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e favoriscono un microclima più gradevole, riducendo l’effetto albedo.
  20. Nelle superfici esterne agli edifici, utilizzare pavimentazioni drenanti al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore.

 

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08/07/2022

Il mercato immobiliare e degli affitti 2022 secondo l'Osservatorio Nomisma

La Risanamento ha partecipato alla presentazione dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma, la nota società bolognese che realizza ricerche di mercato e consulenze. Ecco una breve sintesi

Nel problematico scenario economico attuale in cui non emergono impieghi a bassa rischiosità in grado di salvaguardare il patrimonio dall’inflazione, le famiglie italiane hanno ancora una volta individuato nella casa un bene rifugio. Si tratta di un interesse che spesso è alimentato dall’esigenza di miglioramento della condizione abitativa più che dalla ricerca di un ritorno finanziario di tipo speculativo

Le statistiche relative alla prima parte del 2022 risentono dell’espansione post pandemia. All’incremento delle transazioni (+12% su base tendenziale), ha fatto riscontro il più marcato incremento semestrale dei prezzi delle abitazioni degli ultimi 15 anni (+2,1%), a conferma dell’intensità della crescita in atto, pur con forti disparità fra le città oggetto di indagine: Milano raggiunge il +6,3, mentre all’ultimo posto c’è Venezia con -0,2%. L’offerta di mercato non riesce a soddisfare la domanda di abitazioni tra i 50-90 mq ubicate in centro e dotate di balcone o terrazzo e di ascensore.

Il mercato dell’affitto è animato dalle giovani coppie, seguite da single e studenti, mentre nel primo semestre 2022 è marginale il ruolo ricoperto dai lavoratori non residenti e dalla domanda proveniente da trasferimenti di residenza delle famiglie. La scarsità di alloggi in affitto e il ritorno di studenti e lavoratori in presenza ha portato a un ulteriore rialzo dei canoni del 2,7% nel corso del primo semestre del 2022. Nonostante i canoni di locazione ormai siano distanti dalle effettive capacità reddituali di molti nuclei - osserva Nomisma -, il mercato bolognese dell’affitto continua a crescere e i tempi medi di locazione si sono estremamente ridotti: 1,5 mesi in media per il nuovo e 1,8 mesi per l’usato. Nomisma evidenzia che la domanda di abitazioni in affitto trova un'offerta scarsa e inadeguata sia sotto il profilo dimensionale (carenza di immobili di 50-90 mq e oltre i 120 mq) che territoriale (disponibilità quasi nulla nei centri città).

27/06/2022

Un socio apre la discussione sul tema della solidarietà

Riceviamo da un socio della Cooperativa questa lettera:

Agli amministratori della Coop. Risanamento
Leggo su tribuna dei soci che due appartamenti di nostra proprietà sono stati consegnati a non specificate famiglie di ucraini.
Contesto la legittimità di tale assegnazione, dato che gli stessi appartamenti fanno parte del patrimonio della cooperativa: se si vuole fare beneficenza, non lo si fa con i beni della cooperativa, ma con i propri. Non ho nulla contro gli ucraini, ma essi devono essere soccorsi dal Comune o dallo Stato.
Mi chiedo poi con quale criterio siano stati scelti i beneficiari, dato che noi soci abbiamo procedure strettissime per l'assegnazione delle case. Invito a non prendere in futuro altre iniziative del genere, che danneggiano chi è in attesa da anni: non a caso in giugno erano a disposizione solo 8 appartamenti, un numero molto inferiore al solito. Mi informerò su quali procedure legali possano essere attivate da noi soci per difendere i nostri diritti. Mi riservo ogni azione per difendere i miei diritti.
MTB

Risponde il Consiglio di Amministrazione:

Gentilissimo Socio

abbiamo letto con attenzione la Sua, che non solo condividiamo con l’intero CdA come da lei chiesto, ma anche pubblichiamo sul sito affinché Lei possa trovare altre persone che condividono il Suo senso di solidarietà verso chi non ha più nulla.

Innanzitutto una doverosa precisazione: noi non abbiamo dato alcun appartamento agli ucraini, ma solo risposto a una richiesta urgente del Comune di Bologna in cerca di alloggi per ospitare i profughi. E non abbiamo fatto assegnazioni, ma concesso in uso al Comune per un periodo di tempo limitato e per soli fini umanitari, due appartamenti che rimangono di proprietà della Risanamento.

Lei ci chiede poi con quali criteri abbiamo fatto questa scelta. Esattamente con lo stesso criterio con cui i fondatori crearono la Cooperativa, ovvero per risanare “non poche contrade anguste e luride ove la parte più povera della popolazione vive agglomerata”. In altre parole, la solidarietà con i diseredati e gli oppressi. Che, guarda caso, è lo stesso criterio con cui lo Stato per esempio, paga le pensioni di invalidità, offre cure ospedaliere e chirurgiche gratuite, riduce le bollette alle famiglie con ISEE basso. Spese che vengono finanziate con i soldi che i tutti cittadini e le aziende, compresa la Risanamento, pagano tramite imposte e tasse. Anche le sue. Ci ha pensato? Come vede le Sue osservazioni aprono una riflessione molto più ampia rispetto alla Risanamento che, se desidera, possiamo sviluppare civilmente in un incontro. Se invece preferirà avvalersi di altre sedi ci troverà pronti a rispondere.
Distinti saluti.

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