05/01/2024

Casa delle Donne: il 20 gennaio l'inaugurazione in via Masia 19/A

La Casa delle donne per non subire violenza di Bologna cambia sede e si sposta in via Masia 19/a, in locali privi di barriere architettoniche di proprietà della Coop Risanamento. La nuova sede, già operativa dall’inizio dell’anno, verrà inaugurata ufficialmente il 20 gennaio 2024 con una giornata di porte aperte dalle 14 alle 18.

Il programma prevede:

14:00 – Accoglienza ospiti

14:30 – Saluti Istituzionali e ringraziamenti alla presenza di:

Emily Marion Clancy, Vicesindaca;
Simona Lembi, Responsabile Piano per l’Uguaglianza Città Metropolitana di Bologna;
Porpora Marcasciano, Presidente Commissione Pari Opportunità;
Roberta Li Calzi, Assessora allo Sport e al Bilancio del Comune di Bologna;
Luca Lorenzini, Presidente Cooperativa Risanamento Bologna;
Susanna Zaccaria, Presidente di Casa delle donne per non subire violenza APS.

15:30 – 18:00 – Visita spazi della nuova sede brindisi e aperitivo

Questo trasferimento– racconta la Presidente della Casa delle donne Susanna Zaccaria - arriva dopo un lungo periodo di ricerca e si inserisce in un più ampio impegno per rendere il Centro sempre più funzionale. Dopo aver introdotto il servizio di accoglienza in LIS per le donne sorde, possiamo finalmente dire di aver trovato una sede capace di rispondere alle nostre esigenze di accessibilità. Questa nuova sede è stata resa possibile dalla collaborazione con la Cooperativa Risanamento e dall’investimento di risorse economiche della Casa stessa, che ha deciso di investire i fondi accumulati in oltre 30 anni di operatività per raggiungere questo importante obiettivo. Per sostenere i costi del trasloco presto lanceremo un crowdfunding su Produzioni dal Basso, al momento l’obiettivo è quello di raggiungere i 10.000€”.

I recapiti telefonici e i canali di accesso al Centro restano invariati:
La Casa delle donne è reperibile via mail all’indirizzo accoglienzabologna@casadonne.it e via telefono al numero 051 333173, o su whatsapp al 338 4017237. Per le donne sorde, resta attivo il servizio di videochiamata in LIS al 338 4017237.

La nuova sede è già aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, mentre nel fine settimana la Casa è raggiungibile telefonicamente dalle 10 alle 16.

Allegati

01/01/2024

Messaggio di Capodanno del Presidente

Care socie e cari soci,

il 2024 sarà un anno molto importante per la cooperativa Risanamento. Come abbiamo detto più volte si provvederà al potenziamento del nostro ufficio tecnico e pensiamo di portare anche una nuova organizzazione aziendale; appena la stagione ce lo permetterà, partiremo con il piano straordinario triennale, non dimenticando le opere di manutenzione ordinaria.

Per l’anno 2024, complice un vistoso calo del FOI (l’indice ISTAT con cui si calcola l'adeguamento delle corrisposte), le corrisposte aumenteranno dello 0,7%; valore molto basso, se si pensa che l’anno scorso tale dato era l’11,6% e che la Cooperativa se ne fece totalmente carico per evitare un pesante aggravio delle corrisposte.

Il nuovo anno porterà anche importanti novità per il nostro prestito sociale, infatti, dopo anni, i tassi lordi aumenteranno di 0,8 punti, portando così, a titolo esemplificativo, il prestito vincolato a 36 mesi a raggiungere il valore del 3 % lordo. Il prestito sociale è uno degli elementi che contraddistingue da sempre la relazione tra il socio e la sua cooperativa. È il socio che impegna una parte delle proprie disponibilità finanziarie per sostenere la Risanamento, oltre che a tutela del proprio risparmio.

Tra qualche settimana partirà il Contributo corrisposta 2024, di cui avete avuto anticipazione sull'ultimo numero di "Tribuna dei Soci". Sarete tutti avvisati dei dettagli operativi tramite email e locandine affisse negli immobili e presso le Commissioni soci. Per accedervi è tassativo avere l'ISEE 2024, quindi raccomando a tutti gli interessati di prenotare al più presto presso un  CAF l'appuntamento per la compilazione dell'ISEE 2024.

Concludo questo messaggio augurando a tutti un felice 2024.

                                                     Luca Lorenzini
                                       Presidente Coop Risanamento

 

29/12/2023

Quattro nuove convenzioni per i soci

Grazie all'iniziativa della Commissione soci Costa - Saragozza, sono disponibili quattro nuove convenzioni per tutti soci della Cooperativa. L'elenco aggiornato delle convenzioni è disponibile in questa pagina.

https://www.cooprisanamento.it/per-i-soci/convenzioni

 

23/12/2023

Contributo per anziani vittime di truffe e furti

Il Comune di Bologna ha rinnovato il “Protocollo d’intesa a favore dei cittadini ultrasessantacinquenni vittime di scippo, rapina, estorsione, furto e truffa”, siglato insieme ai sindacati dei pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, Cna Pensionati) e alle associazioni Anteas, Eccetera e Gruppo Primavera.

Il protocollo prevede un sostegno concreto agli over 65 vittime di truffa attraverso l’erogazione di un contributo forfettario a parziale copertura del danno subito e l’attivazione, grazie alla collaborazione con le associazioni del terzo settore partner del progetto, di un servizio di supporto psicologico per affrontare i traumi derivanti da furti, truffe e raggiri.

Tra le novità del nuovo protocollo in vigore dall’1 gennaio 2024, vi è la particolare attenzione anche al grave fenomeno truffe online, con l’introduzione di un contributo specifico (pari al 10% di quanto sottratto fino a un massimo di 200 euro) a copertura del danno subito. Oltre a questo viene introdotto un rimborso forfettario (pari a 60 euro) per i casi di furto del telefono cellulare.

Come in precedenza il contributo può essere richiesto presso le sedi delle organizzazioni partner del progetto, dopo aver presentato denuncia presso le autorità competenti. Gli sportelli supportano la persona anziana nella compilazione della domanda e la orientano, in caso di necessità, ai servizi di supporto psicologico. Il contributo viene poi liquidato dal Comune che mette a disposizione un fondo specifico.

Informazioni dettagliate:

Come richiedere il contributo

Dettaglio del provvedimento

19/12/2023

L’ERS in Emilia-Romagna: stato dell’arte, norme e opportunità

L'edilizia residenziale sociale (ERS) è stata al centro del'seminario organizzato dalla Regione Emilia-Romagna lo scorso 12 dicembre, coordinato da Raffaele Lèlleri (Area Politiche per l'abitare, Regione Emilia-Romagna).

Iole Petrone (Regione Emilia-Romagna) ha ripercorso il quadro normativo nazionale e regionale dell'edilizia residenziale sociale (ERS). Con la riforma del Terzo Settore attuata con l’entrata in vigore del Codice del Terzo settore (D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 e ss.mm.ii.), si assiste ad un ampliamento della dimensione sociale dell’housing grazie ad una nuova impostazione che ammette l’utilizzo degli immobili per destinazioni sociali ulteriori rispetto alla mera finalità abitativa.
Secondo l’art. 5 del Codice: <<Gli enti del Terzo settore, diversi dalle imprese sociali incluse le cooperative sociali, esercitano in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale>>. Con la definizione introdotta all’articolo 5 del Codice del Terzo settore (Cts) il social housing esce dal paradigma dell’edilizia residenziale pubblica (ERP) per promuovere azioni «integrate» con un forte impatto sulla comunità e sul territorio. L’alloggio sociale diventa così non solo un’opportunità per rispondere alla fragilità abitativa di nuclei familiari a basso reddito impossibilitati all’acquisto/locazione di un immobile a condizioni di mercato, ma molto di più. La gestione immobiliare per finalità sociale da parte degli enti del Terzo settore mira, infatti, a fornire un piano di servizi integrati tesi a ridurre le disparità sociali nonché a rispondere alle esigenze dei singoli cittadini.
Nel nostro ordinamento sembra difficile assimilare il nostro concetto di “edilizia residenziale sociale” al social housing sviluppatosi in ambito europeo e sperimentato con successo in altri Paesi. Alla luce di queste considerazioni, si può affermare che il concetto di social housing in Italia non ha ancora trovato una piena definizione. È pur vero che, in concreto, vi sono state alcune esperienze significative di social housing ma sono state alquanto isolate e realizzate, per lo più, a livello regionale e locale. Di fronte ad un panorama di norme scarne a livello statale e non più coerente al contesto economico-sociale mutato si auspica quanto prima un intervento normativo a livello statale che possa tener conto dell’evoluzione delle forme dell’abitare di questi ultimi anni.

Serena Maioli, Gianluigi Chiaro, Ambra Lombardi (ART-ER) hanno presentato i primi risultati di una ricerca dedicata sull'edilizia residenziale sociale in Emilia-Romagna, in particolare sul patrimonio destinato alla locazione a canone calmierato, temporaneo o permanente, che comprende anche la Risanamento. L'indagine ha interessato tredici città, tra cui tutti capoluoghi di provincia. Nei comuni campione, esistono in totale 9.481 alloggi in locazione dedicati all'ERS di cui 6.801 ERS privato (cooperative e fondi) e 2.680 ERS pubblico a gestione ACER. Il canone medio è 65 €/mq/anno. Circa il 40% dell’offerta (3.740 alloggi) si trova nel comune di Bologna ed è costituita principalmente da abitazioni di cooperative offerte in godimento ai soci.
In regione vi sono 33 cooperative attive iscritte all'Albo Cooperative Edilizie di Abitazione e Consorzi. Globalmente sono 7.384 alloggi a locazione permanente o assegnazione in godimento con canone medio di 55 €/mq/anno.
Gli alloggi riconducibili a fondi immobiliari in locazione a canone calmierato e concordato sono 909, di cui 689 realizzati e i restanti 200 previsti entro 3-4 anni, con un canone medio di 56 €/mq/anno.
Per stimare la necessità di abitazioni di ERS in Emilia-Romagna è stato analizzato un campione di famiglie in affitto con ISEE superiore a 9.360 € (ipotizzato come limite per poter sostenere un canone di affitto). Le famiglie in affitto senza fabbricati di proprietà sono 64.703, si tratta di famiglie che potrebbero essere interessate all'ERS (sopra i 9.360 € ISEE). Di queste 34.186 (52,84%) nei 13 comuni campione. Se tra queste si considerano solo quelle con incidenza del canone d’affitto superiore al 30%, le famiglie si riducono a 6.638 (sopra i 9.360 € ISEE) pari al fabbisogno di ERS più urgente.  Di queste 4.205 (63,35%) si trovano nei 13 comuni campione. I dati globalmente confermano la necessità di un ERS per la parte più bassa della fascia grigia.

Barbara Lepri (Legacoop abitanti) precisa che la cooperazione di abitanti è ancora molto viva e inoltre è proiettata verso l'innovazione e verso nuovi modelli abitativi. Purtroppo mancano le risorse perché in questi anni e in molti degli anni che precedenti non c'è stata una politica della casa con risorse nazionali adeguate a sostenere dei progetti abitativi per l'edilizia residenziale sociale. Per quello che riguarda la cooperazione di abitanti, negli anni ha cambiato denominazione partendo dalla "cooperazione di abitazione" e passando alla "cooperazione di abitanti" perché sono stati messi al centro i bisogni delle persone. Le cooperative devono svolgere anche la manutenzione dei patrimoni in quanto possiedono dei patrimoni degli inizi del Novecento che devono essere conservati per permettere la trasmissione alle generazioni future. Le cooperative di abitanti hanno una morosità bassissima, intorno al 2%, e non solo riguardo ai canoni di godimento ma anche alle spese di gestione. ll vantaggio di una cooperativa a proprietà indivisa, ma in realtà delle cooperative di abitanti in generale e quindi anche di chi vende gli alloggi, è quello di creare una gestione sociale all'interno dei fabbricati che permette anche attraverso il volontariato di ridurre i costi di gestione pur mantenendo perfettamente in manutenzione lo stabile. Lepri richiama un'attività messa in campo negli ultimi anni e che sta dando degli ottimi risultati, ovvero, la partecipazione a gruppi che si occupano di rigenerazione urbana. C'è una forte attenzione alla qualità progettuale e a progettare interventi innovativi e sperimentali: "cerchiamo di lavorare insieme ad altri settori, quindi costruire una filiera che possa tenere insieme anche le cooperative sociali, le cooperative culturali, le cooperative che si occupano di turismo e di attività ricreative".

Secondo Marco Galante (Confcooperative habitat) questa indagine dimostra l'attenzione da parte della Regione rispetto a un tema che non è attenzionato da decenni a livello centrale. "Noi e credo di poter parlare anche per Barbara e per le cooperative della Lega, siamo cresciuti insieme alle politiche abitative della Regione. Tutto quello che abbiamo costruito lo abbiamo costruito nella stagione dell'edilizia economiche popolare dei PEEP che ci ha dato molto ma a cui noi abbiamo restituito molto". Per fare degli investimenti, le cooperative, che sono senza fini di speculazione privata ma non sono del no profit, devono avere un piano economico finanziario che sostenga gli interventi. Quindi da una parte abbiamo una domanda imponente ma insoddisfatta di locazione e dall'altra parte abbiamo degli operatori che sono potenzialmente disponibili a far qualcosa. Oggi manca soprattutto, al di là degli aspetti finanziari, un riappropriarsi da parte degli enti pubblici e delle amministrazioni comunali del proprio ruolo di guida e indirizzo. Non necessariamente occorre avere delle risorse, dei contributi economici. Pensiamo al grande patrimonio pubblico dismesso composto da caserme, scuole, edifici: perché tutto deve andare ad asta pubblica? Dove è scritto che un immobile nel centro storico di una città debba andare ad asta pubblica a chi non fa edilizia? Se l'edilizia sociale è un servizio di interesse economico collettivo, occorre investire risorse anche immobiliari su questa attività.

 

I dati e i file allegati provengono dal seminario "L’ERS in Emilia-Romagna: stato dell’arte, norme e opportunità”; i materiali completi sono disponibili online.

Allegati

14/12/2023

Sovraindebitamento, rinnovato il Protocollo per aiutare le persone in difficoltà economica per i troppi debiti

Dare supporto gratuito ai cittadini che si trovano in situazione di difficoltà economica e che per i troppi debiti rischiano procedure esecutive mobiliari e immobiliari, aiutandoli a trovare soluzioni che potrebbero risolvere la situazione di crisi. Questo l’obiettivo dello Sportello sovraindebitamento della Città metropolitana di Bologna, attivo dal 2018 e strumento operativo del Protocollo d'Intesa a integrazione delle politiche di contrasto alle difficoltà personali e sociali dei soggetti sovraindebitati siglato tra l’Ufficio comune sviluppo economico, imprese, occupazione costituito tra Città metropolitana e Comune di Bologna, l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e l'Ordine degli Avvocati di Bologna. Il Protocollo rinnovato con gli Ordini professional è, valido fino al 31 dicembre 2025.

Lo Sportello sovraindebitamento è attivo da più di 5 anni, nel corso dei quali ha ricevuto 1.004 richieste di appuntamento, 583 da uomini e 421 da donne, età media 51 anni. Di queste, 351 sono state inviate agli Organismi di Composizione della Crisi (OCC) presso l'Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili o l'Ordine degli Avvocati di Bologna. Altri 436 utenti hanno ricevuto informazioni/spiegazioni allo sportello, mentre 186 sono stati gli appuntamenti disdetti. Sono attualmente 31 gli utenti in attesa di appuntamento.

14/12/2023

Le coop a proprietà indivisa a Bologna: i risultati dell'indagine cooAbita

Un ritratto dell’abitare cooperativo a Bologna è il risultato dell'indagine cooAbita, promossa da Legacoop Bologna, Legacoop Abitanti, Vicoo, Kiez Agency, con il patrocinio del Comune di Bologna. Alla presentazione, il 14 dicembre, hanno partecipato fra gli altri Simone Fabbri e Rita Ghedini di Legacoop, Rossana Zaccaria di Legacoop abitanti, Annalaura Ciampi di Kiez Agency,  l’assessore all’Urbanistica Raffaele Làudani e la vicesindaca Emily Clancy.

Lo studio, ha coinvolto principalmente coop Dozza e coop Risanamento, di cui ha tracciato un quadro di sintesi. Ogni anno i nuovi alloggi in locazione offerti ai soci sono circa 120, pochissimi rispetto ai 18.625 soci complessivi delle due cooperative. Dei circa 57.500 alloggi in locazione a Bologna, 10.000 sono edilizia ERP e 2.919 sono di proprietà della cooperazione indivisa. Il canone medio di locazione delle coop a proprietà indivisa è pari a 5,12 €/mq indicativamente il 60%  in meno rispetto alla media del libero mercato.

Il 55% dei soci che stanno cercando casa ha un’età compresa tra 46 e 65 anni, ma è alta la fascia compresa tra i 26 i 35 anni che corrisponde al 34% del totale. La maggioranza è composta da nuclei familiari da 2 a 4 persone che cercano bilocali o trilocali tra i 50 e gli 80 metri quadri. Le due cooperative riescono a mettere a bando annualmente circa 120 alloggi, pochissimi rispetto alla domanda. Il 66% dei soci in lista di attesa sta cercando casa da almeno 3 anni. Per quanto riguarda il reddito: il 53% è compreso nella fascia tra 15.000 e 25.000 euro, un ulteriore 23% sta tra i 26.000 e 40.000 euro\anno, con una disponibilità di pagamento di un canone di circa 500 euro al mese. Dall’indagine emerge che il 35% dei soci e delle socie delle cooperative sono interessati a dare vita a Comunità Energetiche. Infine, risultano particolarmente graditi spazi verdi condominiali, salette e luoghi di aggregazione sociale e culturale e spazi di co-working.

A conclusione della ricerca sono state illustrate alcune esperienze europee di cooperative di abitanti. Il complesso abitativo e commerciale Kalkbreite di Zurigo, che rappresenta un modello economico innovativo nel quale le attività commerciali (B&B, bar, ristoranti, negozi, supermercati e cinema) offrono lavoro e gli utili generati vengono reinvestiti all’interno del complesso; a Barcellona la cooperativa La Borda è un esempio di spazi e servizi in condivisione tra gli abitanti come lavanderia, cucina, sala da pranzo – spazio multiuso, spazio coworking, area dedicata alla salute e assistenza; Coop Housing, a Berlino, propone un mix di modelli abitativi articolato in 3 blocchi, con la metà di  appartamenti standard di 54 mq componibili, un quarto di co-housing con appartamenti da 4 a 20 abitanti e poi spazi comuni e commerciali aperti anche al quartiere per attività sociali e culturali.

 

L’effetto calmieramento dei prezzi della cooperazione di abitanti è evidente ed è il modo di rispondere ad un bisogno economico e sociale diventato emergenza a Bologna - sottolinea Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna. La variante al Piano Urbanistico Generale proposta dal Comune di Bologna va nella giusta direzione perché ha l’obiettivo di creare un meccanismo virtuoso tra crescita dell’edilizia libera e sviluppo di nuova Edilizia Residenziale Sociale senza consumo di suolo, come prevede la normativa. Solo con un sostegno pubblico a più livelli (nazionale, regionale e locale) e uno sviluppo del mercato immobiliare è possibile un effetto leva per poter realizzare, in 10 anni, fino a 1.000 alloggi di nuova ERS in locazione permanente“.

 

"La crisi abitativa che stiamo vivendo e che interessa anche la classe media – ha dichiarato Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti – ci obbliga a ripensare un nuovo modello di offerta di case che, sostenuto anche da risorse pubbliche, vede la cooperazione di abitanti come un soggetto attivo e propositivo. Il modello che si sta delineando a Bologna è molto interessante e rappresenta senza dubbio una buona pratica che si integra con la nostra proposta fatta al Governo nazionale: attivare un Piano pluriennale per la realizzazione complessiva di 50mila alloggi di edilizia residenziale sociale, da assegnare a canoni ridotti rispetto a quelli di mercato. Come cooperazione ci candidiamo a realizzarne il 10% (5.000 alloggi), in una logica di partenariato e di co-progettazione pubblico-privato che consentirebbe allo Stato di risparmiare complessivamente 277 milioni di euro, liberando risorse per l’edilizia residenziale pubblica destinata alle persone più disagiate“.

 

 

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13/12/2023

Certificazione ESG

L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, precisamente Environmental (ambiente), Social (società) e Governance.

Ogni pilastro fa riferimento a un insieme specifico di criteri come l’impegno ambientale, il rispetto dei valori aziendali e se un’azienda agisce con accuratezza e trasparenza o meno.

 

 

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13/12/2023

Codice etico della Cooperativa Risanamento

APPROVATO DAL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE NELLA SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2006

Introduzione

La Cooperativa Risanamento si conforma, nell’espletamento delle proprie attività, ai principi di legittimità, lealtà, correttezza e trasparenza. La Cooperativa opera nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore nell’ambito in cui svolge la propria attività. Gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci e tutti i Collaboratori della Cooperativa, quali destinatari del presente Codice Etico, sono tenuti ad attenersi a tali principi, permeandone i quotidiani comportamenti e trasformandolo in strumento di garanzia e di affidabilità, a significativo vantaggio degli interessi non solo della Cooperativa, ma della collettività in generale.

Tutti coloro (fornitori, prestatori di servizi, consulenti, ecc.) che a vario titolo collaborano con la Cooperativa, sono tenuti al rispetto delle norme del presente Codice Etico in quanto loro applicabili. Le regole contenute nel presente Codice Etico integrano il comportamento che gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci e tutti i Collaboratori sono tenuti ad osservare, anche in conformità alle regole di ordinaria diligenza cui è tenuto il prestatore di lavoro e disciplinate dal Codice Civile (artt. 2104 e 2105 c.c.).

Destinatari

I principi e le disposizioni contenute nel presente Codice Etico sono vincolanti per gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori della Cooperativa. Il Codice sarà portato a conoscenza di terzi a cui la Cooperativa conferisca incarichi o che abbiano rapporti duraturi nel tempo.

Capitolo 1

Comportamento nella gestione degli affari; Rapporti con la Pubblica Amministrazione

La Cooperativa Risanamento opera con la Pubblica Amministrazione con trasparenza e correttezza e tramite soggetti a ciò incaricati. Gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori tutti devono astenersi dal fare o promettere a terzi, in qualunque caso e pur se soggetti ad illecite pressioni, dazioni di somme di denaro o altre utilità in qualunque forma e modo, anche indiretto, per promuovere o favorire interessi della Cooperativa attraverso il compimento di un atto d’ufficio o contrario ai doveri d’ufficio da parte del soggetto pubblico; essi non possono neppure accettare per sé o per altri dazioni o la promessa di esse da parte di soggetti pubblici per promuovere o favorire interessi della Cooperativa o di terzi. L’Amministratore, il Dipendente, il Socio o il Collaboratore che ricevesse richieste od offerte, esplicite od implicite, di siffatte dazioni, ne deve informare immediatamente l’Organismo di Vigilanza della Cooperativa, istituito a norma del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 (di seguito, per brevità, O.d.V.) e sospendere ogni rapporto con i terzi interessati, in attesa di specifiche istruzioni.

Fanno eccezione a queste prescrizioni solo gli omaggi di modico valore, allorquando siano ascrivibili unicamente ad atti di cortesia nell’ambito di corretti rapporti commerciali e non siano espressamente vietati. L’Amministratore, il Dipendente, il Socio od il Collaboratore che, nell’espletamento della propria attività, attinente all’oggetto sociale ed in sintonia con le politiche della Cooperativa, venga a trovarsi in situazioni che possano, o ritenga che possano essere o anche solo apparire, di potenziale conflitto o concordanza di interessi personali, ne deve immediatamente informare l’O.d.V. L’attività volta all’acquisizione delle commesse dovrà svolgersi nel rispetto di corretti principi economici, nel regolare contesto di mercato ed in leale competizione coi concorrenti, nella costante osservanza delle norme di legge e regolamentari applicabili. I rapporti con la committenza, pubblica e privata, sono improntati a senso di responsabilità e spirito di trasparenza e di collaborazione. Ogni operazione deve essere documentata, in modo da garantirne la successiva verificabilità.

Capitolo 2

Amministrazione societaria; Utilizzo di informazioni

Tutti gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori, a qualsiasi titolo coinvolti nelle attività di formazione del bilancio, sono tenuti al rispetto delle norme e dei regolamenti inerenti la veridicità e la chiarezza dei dati e delle valutazioni. Tutti gli organi della Cooperativa prestano la massima e tempestiva collaborazione agli organismi di controllo che legittimamente chiedano loro informazioni e documentazione circa l’amministrazione della stessa. Gli Amministratori si astengono dal porre in essere operazioni in pregiudizio dei Soci e si astengono dal porre in essere comportamenti comunque in conflitto d’interessi con la Cooperativa che amministrano. Tutte le informazioni che non siano di pubblico dominio relative alla Cooperativa ed alla sua attività, di cui un Amministratore, un Dipendente, un Socio o un Collaboratore siano a conoscenza, per ragione delle proprie funzioni o comunque del rapporto di lavoro, devono considerarsi riservate ed essere utilizzate solo per lo svolgimento della propria attività lavorativa. Gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori porranno ogni cura per evitare l’indebita diffusione di tali informazioni. Gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori non dovranno utilizzare né consentire l’utilizzo di informazioni che non siano di pubblico dominio relative alla Cooperativa ovvero relative a soggetti che abbiano rapporti con essa, per promuovere o favorire interessi propri o di terzi.

Capitolo 3

Rapporti coi Soci

La Cooperativa Risanamento considera obiettivo primario la creazione di valore per la generalità dei propri Soci. Ciascun Amministratore, Dipendente o Collaboratore orienterà il proprio operato al perseguimento di tale obiettivo. La violazione delle norme e la trasgressione dei principi di correttezza, lealtà e trasparenza nel proprio operato è fortemente condannata dalla Cooperativa e considerata come decisamente contraria all’obiettivo di valorizzazione di cui sopra. È interesse della Cooperativa Risanamento instaurare un dialogo continuativo con la generalità dei Soci, incoraggiando e facilitando la partecipazione più ampia possibile degli stessi alla vita della Cooperativa.

Capitolo 4

Rapporti coi terzi

I rapporti coi terzi (clienti, fornitori, collaboratori esterni, partners, concorrenti, mezzi di comunicazione, il contesto civile ed economico in cui la Cooperativa opera) dovranno essere improntati a lealtà e correttezza, nella tutela degli interessi della Cooperativa.

Eguale lealtà e correttezza dovrà essere parimenti pretesa da parte dei terzi. L’informazione verso l’esterno deve essere veritiera, trasparente e coerente con le politiche e gli interessi della Cooperativa. I rapporti con la stampa ed i mezzi di comunicazione in genere potranno essere tenuti solo da soggetti a ciò deputati, o con l’autorizzazione di questi. Gli Amministratori, i Dipendenti, i Soci ed i Collaboratori chiamati a fornire verso l’esterno qualsiasi notizia riguardante obiettivi relativi alla Cooperativa in occasione di partecipazione a convegni, pubblici interventi e redazione di pubblicazioni in genere, sono tenuti ad ottenere la preventiva autorizzazione dai soggetti preposti. I Dipendenti si asterranno da comportamenti e dichiarazioni che possano, in alcun modo, ledere l’immagine della Cooperativa Risanamento, che anzi promuoveranno, anche attraverso la correttezza di comportamento cui sono tenuti. I rapporti con le Istituzioni Pubbliche ed, innanzitutto, coi Comuni, saranno tenuti solo dai soggetti a ciò deputati, o con l’autorizzazione di questi. Omaggi verso rappresentanti dei Comuni, della Provincia, della Regione, nonché di altri Pubblici Uffici e pubblici dipendenti, saranno consentiti solo quando siano di valore simbolico e non siano espressamente vietati.

Capitolo 5

Tutela della dignità, della salute e della sicurezza dei lavoratori; Tutela dell’ambiente

Le risorse umane costituiscono un indispensabile elemento per l’esistenza, lo sviluppo ed il successo della Cooperativa. La professionalità e la dedizione dei Dipendenti sono valori fondamentali per il conseguimento dei suoi obiettivi. La Cooperativa Risanamento è impegnata a sviluppare le competenze ed a stimolare le capacità e le potenzialità dei propri Dipendenti, affinchè trovino piena realizzazione nel raggiungimento degli obiettivi. La Cooperativa offre pari opportunità di lavoro a tutti i Dipendenti, sulla base delle specifiche qualifiche professionali e capacità di rendimento, senza alcuna discriminazione, in quanto seleziona, assume e gestisce i Dipendenti esclusivamente in base a criteri di competenza e di merito. La Cooperativa si adopera affinchè l’ambiente di lavoro sia, oltre che adeguato dal punto di vista della sicurezza e della salute personale, privo di pregiudizi e che ogni individuo sia trattato senza alcuna intimidazione e nel rispetto della sua personalità morale, evitandone illeciti condizionamenti ed indebiti disagi. La Cooperativa considera il rispetto dell’ambiente un valore primario nella propria attività economica e, pertanto, orienta le proprie scelte strategiche in modo da rispondere ai principi dello sviluppo sostenibile ed, in questo senso, promuove la sensibilizzazione in campo ambientale degli Amministratori, dei Dipendenti, dei Soci e dei Collaboratori nonché dei terzi che entrano in rapporto con essa.

Capitolo 6

Il D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231

Il D.Lgs. 231/01 (“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”) ha introdotto la responsabilità in sede penale dell’Ente, nel caso di commissione di taluni reati da parte di suoi Dipendenti o Collaboratori. In adeguamento ai nuovi profili di responsabilità sopra richiamati, la Cooperativa Risanamento obbliga tutti i destinatari del Codice Etico ad osservare le norme ed i principi stabiliti dal D.Lgs. 231/01. Alla luce delle nuove sanzioni introdotte da tale Decreto, la Cooperativa richiede una particolare attenzione verso le condotte previste e punite dagli artt. 25-bis (“Falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori in bollo”); 25-quater (“Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico”); 25-quinquies (“Delitti contro la personalità individuale”) del Decreto stesso. La violazione di tali norme, infatti, potrebbe arrecare alla Cooperativa gravi danni di ordine economico e sociale.

Capitolo 7

Il Sistema di Controllo Interno

Al fine di evitare le sanzioni previste dal D.Lgs. 231/01, la Cooperativa Risanamento si è dotata di un Modello Organizzativo che prevede l’istituzione di un Organismo di Vigilanza, quale strumento che contribuisce ad assicurare che l’attività sia svolta nel rispetto delle norme interne ed esterne che le disciplinano. Esso consiste in un insieme di regole di comportamento e di procedure che consentono di contrastare adeguatamente gli errori, le frodi ed i fattori di rischio che ostacolano il corretto svolgimento dell’attività della Cooperativa, con l’obiettivo di fornire adeguata tutela ai Soci ed a tutti i soggetti che interagiscono a vario titolo con essa.

Capitolo 8

Comunicazione

La Cooperativa provvede ad informare tutti i destinatari dei principi contenuti nel presente Codice Etico e ne raccomanda l’osservanza. La Cooperativa provvede inoltre all’interpretazione ed al chiarimento delle presenti disposizioni, alla verifica della loro effettiva osservanza, all’aggiornamento delle stesse secondo eventuali nuove esigenze.

Capitolo 9

Sanzioni

Il presente Codice Etico è parte integrante delle obbligazioni contrattuali assunte dai destinatari. La violazione dei principi contenuti nel Codice costituisce inadempimento di tali obbligazioni, con tutte le conseguenze previste dalle leggi in vigore, ivi compresa, se del caso, la risoluzione del contratto o dell’incarico di collaborazione e l’eventuale risarcimento dei danni, da prevedere tramite apposite clausole.

10/12/2023

Dal 18 dicembre le domande per l'Assegno di inclusione

La domande potranno essere presentate a partire da lunedì 18 dicembre, per evitare il rischio che le famiglie possano perdere una mensilità del sostegno. Le domande vanno presentate sul sito INPS, accedendo tramite SPID o CIE oppure tramite un patronato.

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Attualmente la Cooperativa Risanamento non dispone di proprie pagine social.
Le pagine che fanno riferimento alla Cooperativa, e che possono comparire sui social, per esempio Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, gruppi WhatsApp e altri, non sono pagine ufficiali e non sono gestite dalla Risanamento.