Relazioni cooperative: gli 80 anni di Legacoop Bologna

L'evento per celebrare gli 80 anni della cooperazione, tenutosi a Bologna al Cinema Modernissimo, ha visto gli interventi di importanti esponenti della cooperazione e del sindaco Matteo Lepore che hanno discusso del ruolo del modello cooperativo di fronte alle sfide globali del XXI secolo, come le transizioni digitale e verde e le crisi geopolitiche. Carlo Cimbri, presidente di Unipol, sostiene che il successo si basa sulla qualità della gestione e sulla necessità per le cooperative di adottare standard di mercato e modelli ibridi per competere globalmente. Simel Esim (ILO) e Sara De Heusch (Social Economy Europe) evidenziano il riconoscimento internazionale dell'economia sociale come partner chiave nel multilateralismo e nella coesione territoriale, ma mettono in guardia contro la potenziale erosione dei valori sociali a causa di una crescente enfasi sulla difesa europea. Infine, Simone Gamberini (Legacoop) definisce la cooperazione come la più grande innovazione imprenditoriale degli ultimi 200 anni, focalizzata sulla persona e sulla necessità di costruire alleanze per proporre un modello di sviluppo alternativo che distribuisca equamente il valore. Rita Ghedini (Legacoop) ha illustrato l'identità del modello cooperativo attraverso lo slogan "Uguali, Diverse, Insieme", sottolineando come la sua architettura democratica e l'obiettivo sociale costitutivo lo distinguano dal mercato tradizionale e assicurino una responsabilità intergenerazionale che ne garantisce la longevità. Lepore, invece, ha posto l'attenzione sul ruolo cruciale delle città come laboratori di democrazia e resistenza, criticando la crescente minaccia del neo-centralismo europeo e nazionale che erode la coesione sociale. Entrambi i relatori concordano sul fatto che la cooperazione sia un alleato fondamentale per affrontare le sfide contemporanee, in particolare l'aumento delle disuguaglianze in città ricche come Bologna.

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