L'arch. Stefano Liciotti nuovo collaboratore della Risanamento

Quattro chiacchiere con l'arch. Stefano Liciotti, da pochi giorni nuova risorsa della Risanamento.

Architetto Liciotti, mi racconti qualcosa di lei.

Mi sono laureato in Architettura all’Università di Camerino nelle Marche e poi mi sono trasferito a Bologna per lavoro, come libero professionista. Ho collaborato con vari studi di architettura e ingegneria, su lavori sia nazionali che internazionali. La mia principale attività è la stata la progettazione architettonica di edifici in ambito residenziale ed edilizia pubblica, dall’ideazione al progetto esecutivo; negli anni ho lavorato anche per conto del Demanio e di Poste Italiane su molti edifici pubblici sparsi sul territorio nazionale.

Quindi ha lavorato su progetti di ampio respiro.

In alcuni casi sì, per esempio su edifici come caserme, ospedali o infrastrutture, dove troviamo un complesso apparato impiantistico. È stata l’occasione che mi ha avvicinato alla progettazione BIM, a cui mi sono dedicato in particolare negli ultimi due anni d’attività, acquisendo una buona esperienza sul campo, in specifico con le metodologie di rilievo tramite laser scanner 3D e la successiva modellizzazione tridimensionale tramite software specialistico dove tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente.

Un’ottima esperienza che sarà utile in Risanamento che implementerà il BIM nei prossimi anni. C’è un suo progetto a cui è particolarmente affezionato?

Sì, sicuramente sarà utile per dare vita ad un archivio digitale dei beni della Cooperativa. Tra i vari progetti su cui ho lavorato è stato sicuramente interessante cimentarsi nella progettazione del Centro Culturale Buddista Soka Gakkai in corso di realizzazione qui a Bologna, per il quale ho curato il progetto preliminare.

Com’è arrivato alla Risanamento?

Cercavo una realtà in cui poter mettere in pratica tutte le esperienze che avevo fatto e ho pensato che la Risanamento fosse l’occasione giusta per un impegno stabile, in un’azienda solida e con un vasto patrimonio immobiliare, che pone varie sfide gestionali, anche in termini di facility management, altro ambito in cui ho lavorato. Ho poi saputo del progetto di digitalizzazione e implementazione della metodologia BIM e ho pensato di aver trovato ciò che stavo cercando da tempo.

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