Ucraina: la Risanamento e la crisi umanitaria

L’emergenza umanitaria causata dal conflitto in Ucraina ha dato vita a numerose forme di aiuto e solidarietà pubbliche e private. Anche la Risanamento, fedele ad un’antica tradizione di socialità, si è immediatamente attivata tramite una donazione alla Croce Rossa effettuata dalle commissioni soci.

L’intera struttura della cooperativa è al lavoro, insieme al Comune di Bologna, per concordare strumenti che possano agevolare i profughi che giungono nella nostra città. Anche in una situazione critica come l’attuale è bene ricordare ai soci che estemporanee iniziative di ospitalità possono creare più problemi di quelli che apparentemente risolvono, e non tanto per un formalistico rispetto del regolamento della Risanamento che impone un’autorizzazione del Consiglio alle ospitalità, quanto perché sono in primo luogo le autorità che devono sapere chi viene ospitato, dove, in che condizioni e per quanto tempo. Ricordiamo a tutti che la legge in vigore prescrive, ai sensi dell’art. 7 del TUI (Testo Unico Immigrazione – D. Lgs. 286/1998 e successive modificazioni), che chiunque ospita o dà alloggio ad uno straniero o gli cede beni immobili, ha l'obbligo di darne comunicazione scritta entro 48 ore all'autorità locale di pubblica sicurezza. La comunicazione è sempre dovuta, indipendentemente dalla durata dell’ospitalità o dal fatto che si tratti di ospitalità a parenti o affini e sono previste sanzioni per gli inadempienti.

È molto importante, in questi frangenti, evitare di aggiungere ulteriore confusione a una situazione già complessa, quindi chiediamo ai soci che avessero già di propria iniziativa ospitato un profugo di regolarizzare immediatamente la loro posizione presso le autorità di pubblica sicurezza e presso la Cooperativa. E agli altri intenzionati a dare un aiuto, umanitario e a titolo gratuito, di attendere le istruzioni della Cooperativa per accedere ad un iter agevolato concordato con il Comune e le autorità.

Il Consiglio di Amministrazione