La Risanamento incontra le scuole Guinizelli

Il restauro di un'opera che celebra il 130° anniversario della Risanamento è stata l'occasione per incontrare alcuni ragazzi delle scuole Guinizelli di Bologna. Un gruppo di studenti della stessa scuola creò, ormai quali dieci anni fa, un pannello in tecnica mista per celebrare l'anniversario della Cooperativa che è esposto accanto alla sala sociale della zona Costa Saragozza. Con il passar del tempo il pannello ha subito un lieve degrado che sarà sanato dal restauro di cui si occuperanno i ragazzi stessi, sotto la guida degli insegnati e di Nadia Brandalesi e Giuseppe Parenti, dell'associazione "Arte Città".

La classe incarica del lavoro, accompagnata da alcuni insegnanti, è stata accolta in via Pacchioni presso la sede della locale commissione soci, dai rappresentanti della Risanamento e di Arte Città, che hanno illustrato il significato dell'opera e hanno raccontato agli studenti le origini e lo sviluppo della Cooperativa che in zona Andrea Costa ha costruito il primo edificio della sua storia. Il gruppo ha poi visitato i luoghi più rappresentativi dell'insediamento, a partire dal palazzo storico di via Zambeccari 14, che conserva ancora nel cortile interno un pozzo d'epoca, per poi proseguire con il fabbricato P, in cui è stato visitato il locale un tempo adibito a lavatoio in cui sono ancora presenti i focolai per scaldare l'acqua. In via Pacchioni è stato visto l'edificio gemello di quello storico, anch'esso costruito con mattoni a vista e sottoposto a tutela. La sala Pertini, che conserva altre due opere celebrative di anniversari della cooperativa e due splendidi plastici anteguerra, è stata la tappa conclusiva del breve percorso, che ha rappresentato un'occasione per raccontare ai ragazzi un mondo che non esiste più. Quello della Bologna di fine Ottocento quando la Risanamento ha costruito le prime case in zona Andrea Costa, che all'epoca era aperta campagna. La città era ancora circondata dalle mura (l’abbattimento iniziò nel 1902; in zona porta sant’Isaia nel 1905), dentro alle quali vaste aree erano dedicate alle coltivazioni ortive, le case non avevano corrente elettrica e acqua potabile (in zona arrivò nel 1897), il riscaldamento era con legna o con carbone, i panni si lavavano nel vicino canale del Reno (ora via Sabotino) o nei lavatoi e il bagno si faceva in locali comuni, alcuni comunali, altri costruiti dalla Cooperativa, come quelli che sorgevano dove oggi è la sala Pertini.

Prossimo appuntamento con le scuole Guinizelli, per la riconsegna dell'opera restaurata, alla fine di dicembre o più probabilmente per gennaio del prossimo anno.

Galleria