2 giugno: il significato di una data storica

Una guerra che insanguina l’Europa, l’inflazione che raggiunge il 7,3% su base annua, anni di restrizioni per il Covid-19 e ora, quando sembrava sotto controllo, si palesa il rischio del vaiolo delle scimmie. Davanti a questa triste realtà il 2 giugno deve assumere un significato di speranza e di positività, che va ben oltre la celebrazione di un evento capitale nella storia d’Italia, il referendum con il quale nel 1946 gli italiani scelsero la democrazia. All’epoca l’abbandono della monarchia fu una trasformazione radicale, non priva di incognite, con cui si passava da un assetto istituzionale stabile, i Savoia e i loro eredi, alle incertezze delle elezioni, dei governi mutevoli, del nuovo meccanismo politico che sarebbe stato fissato l’anno successivo dalla Costituzione. Fu una scelta di speranza e di ottimismo per una Paese, distrutto da una guerra e da un regime dittatoriale, che doveva ricostruirsi materialmente e moralmente. Oggi, 2022, il 2 giugno deve avere un analogo significato di apertura verso un futuro migliore. Gran parte degli uomini e delle donne che allora scelsero la Repubblica accettando la sfida del cambiamento, non sono più fra noi, ma il loro messaggio di speranza in un futuro migliore deve continuare a vivere nelle nuove sfide che il nostro Paese dovrà affrontare e vincere.
Il CdA