Trasformazioni urbane: la variante al PUG del Comune di Bologna
Raffaele Làudani (Assessore con delega Urbanistica ed edilizia privata del Comune di Bologna) e Francesco Evangelisti (Direttore Urbanistica - Settore Ufficio di Piano del Comune di Bologna) sono stati i protagonisti del convegno organizzato da Legacoop e condotto da Rita Ghedini.
L'assessore Làudani ha delineato il progetto Bologna futura, che si articola su varie direttive: la città della conoscenza, che comprende l'Università, il Tecnopolo, il centro di calcolo che raggruppa l'80% della capacità di supercalcolo del Paese; l'impronta verde, l'infrastruttura ecologica che collegherà sei grandi parchi cittadini tramite vie pedonali e ciclabili; la "riduzione delle disuguaglianze e delle distanze"; e la questione abitativa, con il recente Piano per l'abitare. Riguardo il problema casa, l'Assessore ho ricordato l'importanza di dare una risposta a quella fascia grigia di cittadini - tipicamente studenti, giovani coppie e lavoratori a basso reddito - che non hanno la possibilità economica di accedere all'edilizia privata, ma rimangono anche al di fuori dell'edilizia residenziale pubblica. L'impegno del Comune è aumentare la quota di edilizia residenziale sociale tramite vari strumenti. La cooperativa a proprietà indivisa è uno dei tratti distintivi della storia abitativa di Bologna e "per noi è un obiettivo politico cercare si sostenerla e rilanciarla in chiave nuova. Per la proprietà indivisa studieremo delle soluzioni specifiche che possano sostenerla e renderla effettiva e possibile".
Nel video una sintesi dell'intervento dell'Assessore in cui parla delle cooperative.
L'arch. Evangelisti ha parlato delle variazioni al PUG concentrandosi sulle questione della neutralità climatica e quindi sulle norme che possono agevolare la posa di impianti fotovoltaici in citta e nelle aree rurali, sottolineando l'importanza dell'adeguamento dell'infrastruttura di distribuzione, stoccaggio e trasporto dell'energia affinché venga effettivamente utilizzata dove serve e quando serve. Altro tema è quello della resilienza del territorio e quindi delle regole che riguardano i suoli, i parcheggi, il rischio idraulico e idrogeologico. Il tema del riuso delle aree si è scontrato fino ad ora con forti vincoli normativi e anche con una conoscenza parziale del patrimonio dismesso, e può essere affrontato anche con l'agevolazione degli usi temporanei.
Al termine sono intervenute le cooperative Dozza e Risanamento che hanno ricordato l'importante ruolo delle indivise nella storia della città e la necessità di rilanciare questo tipo di edilizia sociale che può offrire risposte positive alle esigenze abitative attuali dei cittadini.
Nel video gli interventi della coop Dozza della Risanamento