Quattro chiacchiere con l'ing. Enrico di Vietro

Intervista a cura di Massimo Giordani

Uno dei primi impegni presi dal nuovo Consiglio di Amministrazione è stato il potenziamento dell’ufficio tecnico che oggi ha ufficialmente inizio con l’entrata in Risanamento dell’ing. Enrico di Vietro, che in un primo momento affiancherà il geometra Ceccarini per poi prenderne il posto come responsabile dell’ufficio tecnico quando il geometra, tra qualche mese, andrà in pensione. L’ing. Di Vietro ha conseguito con il massimo dei voti la laurea in Ingegneria civile con specializzazione in ingegneria strutturale e sismica all’università di Bologna, è regolarmente iscritto all’Ordine degli ingegneri e dispone di tutte le qualifiche necessarie come progettista e direttore dei lavori. Ma lasciamo che sia lui stesso a parlarci di sé.

Ingegner Di Vietro, ci racconti qualcosa di lei.

Dopo la laurea in ingegneria a Bologna mi sono dedicato alla progettazione completa, architettonica, strutturale e impiantistica, di immobili prevalentemente abitativi ad alto comfort e performance energetica di cui ho curato anche la relativa direzione lavori. Sono poi approdato all'Agenzia del Demanio che, semplificando un poco, gestisce e cura gli edifici pubblici in modo analogo a come la Risanamento gestisce i propri immobili. Per l'Agenzia sono stato Responsabile Unico del Procedimento in appalti di lavori e di servizi di ingegneria-architettura, ho studiato la fattibilità tecnico-economica dei progetti e seguito il monitoraggio delle commesse, sono stato direttore dei lavori e mi sono occupato di riqualificazioni energetiche. Come Building Manager sono stato responsabile del corretto funzionamento dei servizi, impianti e attrezzature della sede della Direzione Regionale dell'Agenzia.

Ingegnere, come è stata la sua prima giornata in Risanamento?

Oggi, quando sono entrato negli uffici di via Farini, non nascondo che ho provato una certa emozione, che subito si è stemperata grazie alla calorosa accoglienza della Direzione e dei colleghi che mi hanno immediatamente fatto sentire a mio agio. Con il geom. Ceccarini abbiamo visitato la sede poi ci siamo messi immediatamente al lavoro. La Risanamento è un universo molto vasto e l'aiuto di Ceccarini sarà indispensabile per un mio rapido inserimento.

Com’è arrivato alla Risanamento?

Il percorso professionale più recente nella Pubblica Amministrazione mi ha dato grandi soddisfazioni, ma sentivo la necessità di un cambiamento per poter mettere a frutto la vasta esperienza maturata in un progetto con prospettive future di lungo periodo. Quando ho saputo che la Cooperativa Risanamento era alla ricerca di un responsabile tecnico, ho presentato la mia candidatura e ho avuto la fortuna di essere stato scelto.

Anche lei ha scelto la Risanamento. Immagino che un professionista con le sue qualità avesse anche altre offerte.

Sono stato affascinato dalla storia e dalla tradizione della Cooperativa. Lavorare per la Risanamento significa confrontarsi con un secolo e mezzo di storia urbanistica e sociale di Bologna e dal punto di vista tecnico affrontare praticamente tutte le tipologie edilizie e le tecniche costruttive che sì sono evolute dall’Ottocento a oggi. Nei colloqui che ho avuto in via Farini, ho percepito anche un clima sereno e armonico e una grande disponibilità ad affrontare nuove sfide. Sono consapevole che le responsabilità sono tante, ma non mi spaventano, anzi, le considero uno stimolo e un incentivo a fare sempre meglio.

Lo sa che ci sono molte aspettative su di lei?

Mi hanno detto che l'attuale ufficio tecnico sta facendo il massimo per seguire il vasto patrimonio della Cooperativa, ma che ha necessità di essere potenziato. È una bellissima sfida, che affronto con entusiasmo, ma vorrei che tutti fossero consapevoli che l'edilizia ha tempi medio lunghi, che ci sono contratti in essere da onorare, consuetudini da conoscere, nuovi processi da implementare in una organizzazione consolidata. Tutto ciò richiede determinazione da chi opera, ma anche pazienza da chi attende, poiché la bacchetta magica non esiste e molte iniziative mostrano i risultati dopo un certo lasso di tempo. Gestire l’ambito tecnico di più di duemila unità immobiliari non è proprio una banalità, e la Risanamento deve essere orgogliosa di come è riuscita a farlo fino ad oggi, fermo restando che le tecniche, le norme e la società sono in continua evoluzione, soprattutto in questi ultimi anni, ed è indubbio che occorra stimolare ogni azione che contribuisca alla Cooperativa di stare al passo con i tempi.

Ha già pensato alle prime iniziative che vuole prendere?

Prima ancora di fare, ho necessità di conoscere e capire il nuovo mondo in cui mi trovo ad operare. Con l'aiuto di Direzione e dei colleghi vorrei poi agevolare la riorganizzazione dell'ufficio tecnico, migliorare la velocità e la qualità degli interventi, ridurre i costi dove possibile, valutare nuovi fornitori, potenziare la digitalizzazione dei processi. Queste sono le prime attività che mi vengono in mente per dare ai soci abitazioni sempre migliori pur con i canoni che tradizionalmente contraddistinguono la Cooperativa. Altro aspetto a cui tengo molto è la sicurezza sul lavoro. La Risanamento ha eccellenti standard e ha dotato i fabbricati delle linee vita necessarie per assicurare la sicurezza di chi opera sulle coperture. Ma gli strumenti senza una cultura della sicurezza sono inefficaci: per esempio, se qualcuno non si ancora correttamente alle linee vita, magari per risparmiare una manciata di secondi, oppure non usa i dispositivi di protezione individuale che gli sono stati forniti, mette a rischio la propria incolumità e rischia di compromettere la responsabilità della Cooperativa in qualità di committente dei lavori. Sulla cultura della sicurezza è quindi necessario lavorare con continuità, ma anche escludere chi, nonostante tutta la formazione ricevuta, dovesse perseverare a lavorare come se nulla fosse stato fatto.