A Roma per "Forme in movimento"

Dopo il palcoscenico europeo di Helsinki, la Risanamento è andata a Roma, per partecipare al convegno Forme in movimento, organizzato da Legacoop Abitanti nella splendida cornice di Palazzo Taverna, alla presenza, tra gli altri, di Elly Schlein (vicepresidente Regione Emilia-Romagna), Rossana Zaccaria (presidente Legacoop Abitanti) e Mauro Lusetti (presidente Legacoop). L’evento è stato dedicato a un confronto intorno alle sinergie tra l’acquisizione di una nuova forma normativa che riguarda le cooperative di abitanti, la metamorfosi delle forme dell’abitare, e le forme prospettiche delle politiche tra casa e welfare. Tutto ciò guardando con attenzione a ciò che avviene all’estero, in particolare in Europa.

Durante il convegno, oltre alle presentazioni di vari progetti attuati da alcune cooperative italiane ed europee in campo di social housing e di comunità abitative si è dibattuto sul futuro ruolo delle coop di abitanti alla luce del progressivo aumento della disuguaglianza sociale. I mutamenti nella composizione demografica della popolazione, l’integrazione di nuovi cittadini, il mutamento del potere d’acquisto delle famiglie e altri fattori, impongono una riflessione sociale su nuovi paradigmi abitativi che possano accogliere adeguatamente le mutate necessità di alloggio. Alla riflessione sociale si abbina un approfondimento tecnico che concerne le nuove costruzioni e ristrutturazioni, dove va privilegiato il risparmio energetico e l’utilizzo di energie rinnovabili, non solo perché imposti dalle normative, ma anche perché gli edifici meno energivori sono una necessità soprattutto per le famiglie con minori disponibilità economiche.

La successiva tavola rotonda ha evidenziato, come anche già sottolineato in apertura del convegno da Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), la grande soddisfazione in ambito cooperativo, per l’approvazione definitiva da parte del Senato del DDL di conversione del DL 17/2022, all’articolo 28-bis (dopo anni che ne veniva chiesta l’approvazione) con cui viene di fatto superato il limite posto dal Testo Unico del 1938 che limitava le attività delle cooperative edilizie di abitazione alla sola realizzazione e assegnazione di alloggi. Secondo la norma riformata, “…. si considerano società cooperative edilizie di abitazione le società cooperative costituite ai sensi degli art. 2511 e seguenti del codice civile che hanno come scopo mutualistico e come oggetto sociale principale la realizzazione e l’assegnazione ai soci di alloggi in proprietà, in godimento ovvero in locazione, nonché, in via accessoria e strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, svolti secondo principi della mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, a favore dei soci, dei loro familiari nonché di soggetti terzi, connessi direttamente all’oggetto sociale principale e, comunque, sempre riconducibili all’attività caratteristica delle cooperative di abitanti.”

Il nuovo testo attribuisce alle Cooperative di abitazione la possibilità di sviluppare nuovi servizi per i soci, ampliando e consolidando i confini del rapporto mutualistico, che è il fondamento di ogni cooperazione.

Luca Lorenzini